Club ufficiale proprietari Honda VFR
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Raffreddamento regolatore VFR800 RC46 – Sistema passivo (by M. Boraschi e S. Oppici)

Vi comunico che dopo lunga “ponzata” il trio elettrico (Joe Strato, Voyager e me ), sotto l’alto patrocinio del Vate Maurizio “Ghibli” da Roma, ha partorito una piastra di raffreddamento da applicare al regolatore.

I dati sotto si riferiscono al montaggio sulla VERSIONE 800 (RC 46)

Abbiamo evitato la soluzione della ventolina, molto efficace ma non semplicissima nella realizzazione, optando per una modifica atta ad aumentare la superifice radiante. Uso il plurale ma la maggior parte del lavoro se l’è smazzata Voyager.


Le misure dell’infernale dispositivo Honda sono 110 di lunghezza, 80 di altezza e 25 di profondit? alette. Abbiamo realizzato una piastra di alluminio di 3mm di spessore con rilievi antiscivolo da 2mm (è una pedana di calpestio industriale, le “mandorle” in rilievo apportavano maggior sup radiante cosicchè..). Tagliata a 110 per 150. La sup mandorlata all’esterno e piegate le due estremit? a 90° per ottenere due ulteriori alette da 25, distanziate di 10 dalle originali.

L’aletta inferiore deve essere scaricata centralmente per consentire il passaggio del fascio dei cavi mentre all’aletta sup deve venire asportato lo spigolo frontale per evitare interferenze con la fiancatina. Tra il regolatore e la piastra di raffreddamento bisogna applicare liberamente ed abbondantemente la pasta di silicone per usi elettronici per elimininare il velo d’aria e consentire un miglior passaggio termico.

Per consentire il passaggio d’aria tra il telaio (che porta molto calore al regolatore) e la piastra, nonche’ isolare meccanicamente il tutto, abbiamo interposto una guarnizione di gomma da alte temperature da 5mm. Sia lo strumento che la piastra non più a contatto col telaio.

Il grande Ghibli consigliava l’anodizzazione nera per il massimo assorbimento dei raggi IR ma la soluzione non ci risultava molto pratica per cui ci siamo accontentati dell’alluminio nudo (perdendo circa un 3% – sopportabile).

Costi? Meno di un regolatore. Scherzo, ovviamente! La piastra d’alluminio che abbiamo utilizzato era uno scarto dell ditta di Voyager, anche acquistandola coster? poche mille lire; due viti più lunghe e relativi dadi autobloccanti (300 lire?), le guarnizioni di gomma me le ha regalate l’idraulico (un caffè?) e una decina di milalire il silicone (tubetto da 28 basta per almeno 4 moto).

Funziona? Non lo sappiamo, ovviamente. Tecnicamente abbiamo aumentato a dismisura la superfice radiante e quindi lo smaltimento di calore, teoricamente dovrebbe essere una buona soluzione, ma in realt? ci basiamo sul concetto che il regolatore salti a causa del calore: se scoprissimo che le cause reali sono altre… beh avremmo passato una buona serata in campagnia!

Con questo non vogliamo dire che sia migliore all’applicazione della ventolina, è solamente più semplice da realizzare e senza alcun tipo di manutenzione o potenziali guasti.

Buon lavoro !

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